La sofferenza e il dolore sono sempre doverosi per una coscienza vasta e per un cuore profondo.

Pierluigi Lenzi della Biblioteca di Granarolo dell'Emilia consiglia "Sostiene Pereira" di Antonio Tabucchi -Calendario Avvento #2

Apparso nel 1866, Delitto e castigo fu l'opera che diede a Dostoevskij la fama e rimane forse ancora oggi il suo romanzo più celebre. Intessuto di una grande complessità di temi, riflette i principali motivi che agitarono la Russia di metà Ottocento e l'animo dell'autore: dagli ideali protosocialisti a un superomismo quasi nietzschiano, fino al misticismo messianico tipicamente slavo. Il racconto ruota intorno alla vicenda del giovane Raskòl'nikov che, spinto dalla miseria ma soprattutto da considerazioni teoriche, uccide un'anziana usuraia condannandosi così al rimorso e alla nevrosi, trovando infine pace nell'espiazione e nell'amore per una creatura pura, la dolce Sonja

Un capolavoro assoluto che non può non essere letto. Dostoevskij descrive accuratamente non solo il mondo esteriore, ma soprattutto quello interiore del protagonista, rendendo il suo senso di colpa un vero e proprio "castigo". Sebbene molto lungo, il romanzo scorre bene e la bravura dell’autore consiste nel mostrare un delirio che però viene raccontato così bene da sembrare lucido.

Delitto e Castigo
Fedor Dostoevskij
Feltrinelli, 2019

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