Nina come una trivella a far smottare e precipitare la terra intorno. Con le parole nessuno come lei conosco capace di far male. (…) D’altra parte, con la storia d’infanzia che abbiamo avuto, cosa pretendere? Ciascuna di noi due ha un suo nodo, e un suo modo. Una volta in più due facce della stessa moneta. Addizione di un’uguale mancanza

Carlini Carola volontaria del servizio civile nella biblioteca di Funo consiglia "Cara pace" di Lisa Ginzburg

Maddalena, la maggiore, è timida,sobria, riservata. Nina, di poco minore, è bella e capricciosa, magnetica, difficile, prigioniera del proprio egocentrismo. Le due sorelle, legate dal filo di un’intima indistinzione, hanno costruito la loro infanzia e adolescenza intorno a un grande vuoto, un’assenza difficile da accettare. Ancora adesso, molti anni dopo, cercano di colmarla con corse, lunghe camminate, cascate di parole e messaggi WhatsApp che, da Parigi a New York, le riportano sempre a Roma, in una casa con terrazzo affacciata su Villa Pamphili, dove la loro strana vita, simbiotica e selvatica, ha preso forma. È proprio a Roma che Maddi, da sempre chiusa nel suo carapace, decide di tornare, fuggendo dai ruoli che la sorella, prima, e la famiglia poi, le hanno imposto.

Finalmente sola con sé stessa e con i suoi ricordi, lascia cadere le difese e, rivivendo i luoghi del passato, inverte le parti e si apre alle sorprese che riserva la vita. Padri e madri, amicizie e passioni,alberi e fiumi fanno da cornice a una storia d’amore e di abbandono che,come ogni storia viva, offre solo domande senza risposta. E misura con il metro felice della letteratura la distanza che intercorre tra la ferita originaria e la pace sempre e solo sfiorata della maturità.

Ho iniziato “Cara pace” credendo di trovarmi di fronte al classico romanzo che parla di due sorelle completamente diverse che in realtà si completano, ed effettivamente a una prima occhiata anche questo libro sembra essere così, ma più si va avanti con la lettura più ci rendiamo conto prima di tutto della grande capacità della Ginzburg, che con una prosa cristallina e mai banale riesce a donarci tutta la complessità emotiva del romanzo, pervaso da questo dolore costante e contraddittorio che è poi il dolore delle due sorelle. E’ un romanzo di crescita personale e di grande riflessione, che ci permette di provare a comprendere le sofferenze che caratterizzano una famiglia ma anche di capire che molti sentimenti ci fanno venire voglia di un carapace per difendersi, ma anche una cara pace per arrendersi e, finalmente, riconciliarsi.

Consiglio questo libro a chi ha voglia di emozionarsi, a chi ha voglia di leggere una storia di sofferenza che dura tutta una vita ma che alla fine trova un suo sfogo e un suo scopo e addirittura diventa elemento che unisce e fortifica rapporti.

Cara pace
Lisa Ginzburg
Ponte alle Grazie, 2020

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