Il male che subisci è molto meglio di quello che fai. Dal male che fai non c’è via d’uscita.

Rosa della biblioteca di Baricella consiglia Cuore nero di Silvia Avallone.

Questa recensione celebra un romanzo che narra la storia di due cuori profondamente isolati e feriti. Due persone che sono state spinte frettolosamente verso l'età adulta e che, fin dall'adolescenza, hanno perso il loro entusiasmo per la vita. Hanno perso la voglia di vivere e, per questo, si rifugiano in un borgo di montagna isolato che sembra allontanare tutto ciò che è giovane e vivo. È proprio in questo angolo remoto che le loro strade si incrociano. Guardandosi negli occhi, riconoscono il dolore che hanno vissuto, e da lì, quasi senza accorgersene, inizia a nascere una piccola luce di speranza.

Questa storia è un vero regalo che l'Avallone condivide con noi. È un libro straordinario, appassionante e di grande impatto, capace di toccare le corde più profonde delle nostre emozioni e riesce a trasmettere un messaggio di speranza e coraggio nonostante la grande sofferenza e l’immenso dolore dei personaggi. L'autrice ha la straordinaria capacità di catturare il lettore e tenerlo incollato alle pagine, grazie a questa abilità riesce a trattare con grande sensibilità e gentilezza tematiche sociali importanti senza aver paura di andare contro i pregiudizi, parla di tragedie, di chi è carnefice e di chi è vittima, senza la demonizzazione a cui siamo abituati. Tutti i personaggi del romanzo sono unici ed indimenticabili dotati di un'umanità traboccante con i suoi chiaroscuri, limiti, problemi ma anche slanci, generosità, amore e riesce ad andare talmente in profondità nell'animo umano che i personaggi quasi parlano alla nostra anima e ci fanno bene al cuore. Anche i personaggi secondari sono ben costruiti e aggiungono una ricchezza al racconto, rendendolo ancora più coinvolgente. Brava la Avallone a farmi comprendere l’empatia più profonda intrisa in tutto il racconto, col suo tocco sapiente, con parole misurate ma decise, con lo svelamento calibrato e la narrativa fluente, venata di concretezza e di poesia.

Mi è piaciuta la scelta di affidare la voce narrante al coprotagonista e il ritmato avvicendarsi della storia dell’uno e dell’altra, su di un filo che non ti lascia perdere il segno.
Questo libro è un vero gioiello e lo consiglierei a chiunque abbia voglia di leggere storie che vanno oltre la superficie e scavano in profondità nell'anima dei personaggi e ci fanno riflettere sulla fragilità umana. E’ perfetto per chi cerca emozioni vere, per chi ama i libri profondi che ti entrano nel cuore e lì rimangono a farti compagnia, anche dopo aver terminato la lettura.

Cuore nero
Silvia Avallone
Rizzoli, 2024

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Narrativa

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