Questi istanti io li rubo. Li porto via a quelli che, in fondo, non sanno che farsene di quei frammenti di vita destinati a dissolversi nel momento stesso in cui accadono. Custodisco le storie che le persone non sanno di vivere.

Chiara Ferrari della biblioteca “Le Scuole” di Pieve di Cento consiglia Dai tuoi occhi solamente di Francesca Diotallevi

Vivian Maier la tata. Vivian Maier la fotografa. Vivian Maier la solitaria.

Vivian Maier che non ha mai voluto mostrare le sue migliaia di scatti al mondo, che li ha scoperti, per un caso fortuito, solo dopo la morte della sua autrice.

Un’anima tormentata, complessa, un’osservatrice silenziosa e attenta. Un’artista che si nasconde e vive nei panni della tata, che fa una vita modesta e, negli ultimi anni, quasi al limite dell’indigenza.

Francesca Diotallevi ne fa un ritratto non strettamente biografico, anche se documentato, quanto artistico, espressivo: si immagina quali pensieri e quali tormenti potessero albergare nell’animo di Vivian, che in un foglio ritrovato tra i suoi effetti personali scrive: “Ho scattato così tante foto per riuscire a trovare il mio posto nel mondo”.

Un racconto delicato, intimo e commovente di una grande fotografa del Novecento, che scelse di guardare senza essere mai vista. Lo consiglio a chi è in cerca della sua voce nel mondo, a chi ama la fotografia e qualsiasi mezzo di espressione che sia squisitamente umano e per questo splendidamente imperfetto.

Dai tuoi occhi solamente
Francesca Diotallevi
Neri Pozza 2018

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Narrativa, fotografia, arte

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