Volevo al tempo stesso capire e condannare il crimine di Hanna. Ma era troppo spaventoso per riuscirci […]. Volevo provare entrambe le sensazioni: la comprensione e la condanna. Ma tutt’e due insieme non era possibile.

Amanda tirocinante della biblioteca di Pieve di Cento consiglia Il lettore di Bernhard Schlink

Siamo nel dopoguerra tedesco, e un quindicenne di nome Michael Berg incontra per caso la trentenne Hanna Schmitz.
Entrano subito in intimità e cominciano una relazione. A dettarne le condizioni é Hanna, a cui Michael deve sempre delle scuse, anche solo per rivederla.
Una delle condizioni della loro relazione, fatta di continui incontri a casa di lei, riguarda la lettura da parte di Michael di qualche classico della letteratura.
Ad un certo punto, così come Hanna è apparsa, scompare, lasciando Michael nella più cupa disperazione, ad affrontare la rottura.
Incontrerà di nuovo Hanna qualche anno dopo, quando è uno studente di legge, e lei è tra le imputate in un caso legato ai crimini compiuti ad Auschwitz.
Hanna, che Michael aveva amato da adolescente, era una guardia nazista.
Finalmente, Michael scoprirà il suo segreto.
È un libro ricco di colpi di scena, capace di segnare con le sue domande un passaggio importante nella trattazione della Shoah.

Non lo considero un romanzo d’amore, sebbene ruoti intorno a una relazione.
Tra le pagine di questo libro vi sono due principali questioni: la questione della colpa del popolo tedesco nello scenario del secondo dopoguerra; la questione morale, che é di natura etica: è corretto forzare la volontà di qualcuno pur nell’intento di arrecargli aiuto?
È un libro che interroga, anche a distanza di tempo, la natura umana.
Lo consiglio dunque a chi adora l’introspezione.

Il lettore
Bernhard Schlink
Pozza, 2018

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Narrativa, adulti, olocausto

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