La guardo e penso a tutte le donne che, come lei, camminano chine sulle proprie preoccupazioni o si dedicano agli altri, senza avere il tempo di rendersi conto di quanta bellezza effondano, con la loro semplice esistenza.

Federica Finetti della Biblioteca Centro Culturale di Funo consiglia la lettura de “L’Eneide di Didone” di Marilù Oliva

Didone ha conquistato con l’astuzia una terra per il suo popolo, i Fenici, sulle coste africane. Regina senza re, ha fondato Cartagine, l’ha cinta di mura, l’ha dotata di leggi. Ma è assediata dall’avidità dei capi nomadi, stanca delle quotidiane fatiche diplomatiche, preoccupata per il futuro e si sente sola.

Un giorno approdano le navi degli stranieri: sono fuggiti da Troia in fiamme e li guida un eroe di cui lei ha udito cantare le gesta, Enea. Comincia così una delle più grandi storie d’amore, tradimento e disperazione mai raccontate, immortalata nell’Eneide di Virgilio. Ma c’è una voce da cui non l’abbiamo mai sentita narrare: quella della protagonista, Didone stessa, donna forte e sopravvissuta a mille traversie che pure si uccise per amore. O almeno, questo è ciò che sappiamo. Ma come sono andate «davvero» le cose? Qual è la versione al femminile dietro alla partenza di Enea da Cartagine e al suo viaggio verso la penisola italica, che portò alla fondazione di Roma? Meglio di chiunque altra lo sanno forse due dee, Giunone e Venere: l’una è la guida agguerrita di Didone, l’altra è l’amorevole protettrice di Enea. E un conflitto divino farà da sfondo a una sorprendente avventura umana sulle due sponde del Mediterraneo, che cambierà le sorti del mondo.

Un libro che consiglio per il modo in cui vengono raffigurati i personaggi femminili, ognuno con la propria personalità : una Didone forte e arguta, ma al tempo stesso fragile. Venere e Giunone che alle volte appaiono non umane, mentre altre sono assolutamente terrene. Insomma è un libro che narra sicuramente la condizione femminile e che vede intrecciarsi il mito, con conflitti e battaglie, a dinamiche che risultano estremamente attuali. “Che senso ha questa guerra feroce?”, si chiede Didone, a un certo punto, durante l’ennesimo scontro. Come non pensare a quello che sta succedendo in questi giorni? Didone era una donna pratica che amava impugnare la spada, ma disponibile a un accordo di pace, se equo e giusto.

L’Eneide di Didone - Marilù Oliva - Solferino, 2022

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Narrativa, mitologia, donne, conflitti

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