Mia madre è la forza e la tempesta.

Chiara Pasotti della biblioteca di Castenaso consiglia La donna gelata di Annie Ernaux, vincitrice del premio nobel per la letteratura 2022

Chi apprezza già la scrittrice Annie Ernaux, non potrà non amare anche questo libro. Per chi non la conosce ancora, invece, sarà una bellissima scoperta.

In ogni suo libro la scrittrice mette a fuoco uno o più eventi della sua vita collocandoli nel contesto storico sociale in cui si sono svolti. Qui l'attenzione è rivolta alla costruzione dell'identità di genere della protagonista: il libro racconta come Annie, dall'infanzia nel dopoguerra fino all'età adulta negli anni 70, si forma come donna in relazione ai modelli femminili con cui entra in contatto, sia attraverso la rete delle relazioni parentali che attraverso i modelli proposti dalla società.

Tra tutti i personaggi, è senz'altro la madre di Annie quella che preferisco. Una donna davvero all'avanguardia considerando l'epoca in cui ha vissuto: regge l'attività della famiglia - un negozietto di quartiere -, spinge la figlia a studiare a non curarsi dei lavoretti domestici, la convince che il matrimonio viene dopo gli studi e il mestiere e riesce a ritagliarsi del tempo per sé per dedicarsi alla lettura.

Sono davvero incisive anche le pagine dedicate alle donne proletarie del parentado: spicce, brutali, esuberanti, energiche, sono tratteggiate così bene che mi è sembrato di trovarmele davanti.

Come lettrice, mi ha rattristato accorgermi che man mano che Annie diventa adulta, le influenze della società si fanno più pressanti e purtroppo persino lei, così consapevole e istruita, si trova ad un certo punto ingabbiata in un modello famigliare borghese che la vede subire e non scegliere il suo destino.

Annie Ernaux è decisamente una delle mie scrittrici preferite. Anche qui, come negli altri romanzi, riesce a rendere la sua storia dai tratti fortemente autobiografici, una storia che sa parlare a tutti.

E vero che il libro mette a fuoco in particolare il destino di una generazione di donne, quelle nate nel dopoguerra, ma fa riflettere su temi ancora attualissimi: per esempio l'idea che le donne possano essere super organizzate e multitasking mentre agli uomini non è richiesto questo superpotere, o ancora l'idea che la carriera del marito abbia la priorità rispetto a quella della moglie.

Un libro che mi ha regalato delle ore piacevolissime e che mi ha fatto riflettere. La scrittura precisa, asciutta, essenziale mi ha dato l'impressione che ogni parola scritta fosse necessaria.

La donna gelata
Annie Ernaux
L’ orma, 2021

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Narrativa, adulti, donne, nobel

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