Credevo sarei diventata grande tutto d’un colpo, quella notte. Invece l’unica cosa di cui mi resi conto fu che non avevo le scarpe. Me ne accorsi davanti al cortile di Noè Tresoldi.

Federica della biblioteca di Funo consiglia La Malacarne di Beatrice Salvioni.

Una sedicenne corre a piedi nudi per la strada. È notte, indossa solo una sottoveste, e corre disperata per la città deserta. È delusa, piena di rabbia, perché ha scoperto di essere stata tradita, e da qualcuno che mai avrebbe creduto potesse ingannarla. Si apre come uno squarcio, questo romanzo terso e furioso. Siamo a Monza, nell’aprile del 1940. Da quattro anni Francesca non sa più nulla di Maddalena. La sua amica è stata rinchiusa in manicomio, e mai ha risposto alle lettere che lei le ha spedito. Francesca crede sia per risentimento nei suoi confronti. In fondo, è sempre toccato a Maddalena il ruolo della reietta, della Malnata. Ma adesso ha subito uno scossone anche la vita di Francesca, che è fuggita di casa ed è andata a vivere da Noè Tresoldi, destando scandalo. Sua madre la accusa di essere una degenerata, una Malacarne. Poi, finalmente, Maddalena torna. È piccola e magra, come non fosse mai cresciuta, e si finge l’adolescente coraggiosa di sempre; ma Francesca lo vede, che è diversa. Che cosa è successo in manicomio? Intanto, l’Italia entra in guerra. Tra la fame e la paura delle bombe, ogni giorno diventa più difficile. E arriva il momento di scegliere da che parte stare.

Consiglio questo libro perché Beatrice Salvioni, con la sua scrittura fluida e penetrante, riesce a trasportarci in un’epoca buia, dove le vite delle persone già travolte dalla guerra, si ritrovavano anche a dover fare i conti con la crudeltà delle norme sociali. Con Francesca e Maddalena, ci fa vivere il dolore, la rabbia e la frustrazione di chi si ribella a un destino imposto. La loro storia diventa il simbolo di una lotta più grande, quella per la libertà e per l’affermazione di sé in un mondo che cerca di soffocare ogni forma di diversità e ribellione.
La Malacarne è un romanzo che parla di amicizia, di tradimento e di resilienza, che ci mostra come anche nei momenti più bui possa esistere una luce. È un racconto che ci costringe a guardare da vicino la sofferenza e a riflettere su quanto le convenzioni sociali possano distruggere vite e legami, ma anche su quanto sia importante trovare la forza di resistere e di lottare per essere sé stessi.

La Malacarne
Beatrice Salvioni
Einaudi, 2024

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Narrativa, amicizia, guerra, resilienza

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