Le sembrava impossibile aver compiuto sessantacinque anni. Accettare l’età è una cosa,
smettere di lavorare un’altra. La pensione era sempre più vicina; le sarebbe mancato
il suo lavoro. In verità aveva paura di stare da sola.

Letizia della biblioteca di Castenaso consiglia La signora di Reykjavik di Ragnar Jonasson

Ruvida e ribelle, Hulda Hermannsdottir è tra i migliori investigatori della polizia di Reykjavík: a sessantaquattro anni, però, competenza e abnegazione non sono sufficienti, visto che ai piani alti c’è chi è ansioso di mandarla in pensione. Ma Hulda ha dato tutto alla carriera e la prospettiva di dover lasciare il lavoro a cui ha dedicato la sua vita la fa infuriare. Quanto si farà sentire la solitudine?


Ottenuto il permesso di dedicarsi a un’ultima indagine, un cold case a sua scelta, Hulda sa perfettamente qual è il caso che vuole riaprire. Dieci anni prima, una giovane donna, arrivata dalla Russia con la richiesta di asilo politico, era stata trovata morta in una baia non lontana dalla capitale. Le indagini, ingarbugliate e chiuse sbrigativamente da un collega, non avevano portato a una vera soluzione, e ora Hulda vuole dare voce a chi è stato dimenticato troppo in fretta. Vuole la verità. E ha quindici giorni di tempo per trovarla.

Consiglio questo libro agli amanti dei gialli nordici, dei paesaggi brulli avvolti in un’atmosfera lunare e spazzati dal vento.

Leggendolo, si entra facilmente in sintonia con Hulda, la protagonista, ispettrice fuori dagli schemi, che grazie alle indagini ripercorre le tragiche tappe della sua vita fino all’epilogo davvero inatteso.

Questo libro è il primo libro di una trilogia.

La signora di Reykjavik
Ragnar Jonasson
Marsilio, 2022

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Narrativi, gialli, nord europa

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