Non si guarisce.
Non si smette di soffrire.
Non ci si perdona.
Non ci si salva.

Si sceglie di.

Francesca Piva della biblioteca di Bentivoglio consiglia La vita di chi resta di Matteo B. Bianchi

“Quando torni io non ci sarò già più.” Sono le ultime parole di S. a Matteo, pronunciate al telefono in un giorno d’autunno del 1998. S. sta finendo di portare via le sue cose dall’appartamento di Matteo dopo la fine della loro storia d’amore. Quel giorno Matteo torna a casa, la casa in cui hanno vissuto insieme per sette anni, e scopre che S. si è tolto la vita. Mentre chiama inutilmente aiuto, capisce che sta vivendo gli istanti più dolorosi della sua intera esistenza.

Matteo B. Bianchi in questo memoir si espone totalmente, raccontando il dolore della perdita per suicidio di una persona amata. Ho faticato a staccarmi dalle pagine nonostante l’argomento difficile. La scrittura è sincera, cruda ma allo stesso tempo delicata. Consiglio la lettura se si è interessati all’argomento. Inoltre, come è stato salvifico per l’autore scrivere il libro, può essere d’aiuto a persone che si sono trovate in una situazione simile.

La vita di chi resta
Matteo B. Bianchi

Mondadori, 2023

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Narrativa

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