Che nessuno di noi vive una vita sola.
Siamo come gocce d’acqua, cambiamo forma di continuo.
Occupiamo un certo spazio per un po’, fino a che non evaporiamo per piovere da tutt’altra parte.

Federica Finetti della biblioteca di Funo consiglia Le due morti del signor Mihara di Tommaso Scotti

Un Giappone sconosciuto e oscuro, corroso da antichissime e spietate tradizioni. Questo è il teatro in cui l’ispettore nippoamericano Nishida si trova ad affrontare un caso impossibile da risolvere. Takaji Mihara, un uomo d’affari ormai in pensione, è stato ucciso nella sua casa, trafitto da un colpo di spada. La polizia è convinta di aver trovato il responsabile del delitto, un sospettato che avrebbe avuto sia il movente che l’opportunità.

Ma il presunto colpevole ha problemi psichiatrici, forse è persino tossicodipendente e ripete di aver trovato la vittima già morta. Il suo sembra un delirio, ma anche per Nishida qualcosa non torna nella ricostruzione dei fatti. Persino le analisi del medico legale riportano alcune stranezze che sembrano contraddire il profilo della vittima. Cos’è successo? Chi era davvero Takaji Mihara? Nishida capisce presto che, per fare luce su questi interrogativi, dovrà addentrarsi nella pericolosa zona grigia degli «evaporati»: migliaia di uomini e donne che per svariati motivi decidono di scomparire e ricominciare da un’altra parte, con un altro nome, con un’altra vita. Un business gestito da società clandestine si occupa proprio di questo: far evaporare le persone. Sarà seguendo la loro scia fumosa che Nishida cercherà di risolvere il mistero, svelandoci un volto del Giappone inedito, spiazzante e inquietante, ma anche incredibilmente poetico.

Ancora una volta Scotti racconta, in modo obiettivo, un pezzo di Giappone, con le sue mode e le sue regole per noi assurde e probabilmente inaccettabili, controverse, estreme e a tratti talmente rigide da risultare anche prive di umanità ma come sempre, espone, propone immagini, ma mai giudica e al contrario, lascia che le sue parole ci giungano pulite, prive di personali pensieri affinché sia nostra la libertà di cogliere e raccogliere, oltre a scindere ciò che ci appare troppo estremo da ciò che può risultare perfetta efficienza del Sol Levante.

Lo consiglio per la semplicità con cui l’autore, pur raccontando di omicidi, seppur mostrando luce ma anche tante ombre in una città e in una nazione per certi versi lontana anni luce dal nostro modo di vedere, riesca a far sentire il lettore “a casa”. Con un ritmo della narrazione non adrenalinico eppure fa sì che non si abbandoni il suo personaggio.

Le due morti del signor Mihara
Tommaso Scotti
Longanesi, 2022

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Narrativa, thriller, Giappone

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