Sai perché siamo su questa terra?
Per commerciare.
Non esiste uomo così intelligente come un mercante, non esiste vocazione più nobile.
È la nostra fonte di vita.

Chiara Pasotti della biblioteca di Castenaso consiglia Paradiso di Abdulrazak Gurnah

Tanganika (Tanzania), primo decennio del novecento. Nel villaggio di una remota zona rurale, un padre consegna il figlio Yusuf a un mercante arabo come risarcimento per un debito non pagato. Per il ragazzino di dodici anni inizia così una nuova vita cittadina ricca di opportunità e di scoperte, ma anche colma di dolore. Accompagnando il mercante nei suoi lunghi viaggi, Yusuf conosce l’amore, ma anche la ferocia degli uomini. Sullo sfondo, le grandi trasformazioni sociali e politiche di un mondo in declino che gli europei stravolgeranno del tutto.


Ero curiosa di leggere qualcosa dell’autore premio Nobel della letteratura 2021 e devo dire che non sono rimasta delusa. Un romanzo lungo, che ha il sapore epico delle grandi opere, ma che ho letto senza fatica grazie alla trama avvincente, ricca e lineare. Il libro è anche l’affresco storico di una parte dell’Africa precoloniale caratterizzata da grande fermento e complessità. L’economia tradizionale basata sul commercio delle carovane tra la costa e l’entroterra è ormai in declino. Il mondo sta mutando anche per l’intervento di un nuovo soggetto: l’europeo.

Mi ha sorpreso scoprire le vitalità delle città della costa, così dinamiche e cosmopolite, ricche di interazioni e di scambi tra popoli di diverse provenienze e religioni che convivono nella tolleranza reciproca: arabi, indiani, omaniti, somali, e naturalmente i nativi africani. Il libro mi ha restituito un’immagine di grande dinamicità che stride con una visione un po’ piatta e statica che gli occidentali generalmente attribuiscono all’Africa.

Credo che uno dei grandi meriti di Gurnah, che rimane prima di tutto un meraviglioso narratore, sia quello di riequilibrare la narrazione stereotipata sull’Africa, partendo dalla sua storia. Sentiamo che c’è una prospettiva più autentica, lontana da pregiudizi e luoghi comuni che descrivono il continente africano condannato a una staticità perenne.

Tra i personaggi mi ha affascinato Aziz, il ricco mercante musulmano che ha preso con sè il ragazzino. È suo, il punto di vista prevalente nel romanzo. Lo vediamo restare calmo anche nelle situazioni peggiori, come quando i portatori vengono attaccati dagli animali durante la notte o quando in uno dei villaggi che attraversa viene accolto con ostilità. È un uomo profondamente religioso che trae la sua forza dal Corano, che cita spesso. Mi sono piaciuti la sua capacità di mediazione insieme ai tentativi di trovare una soluzione pacifica anche nelle situazioni più conflittuali.

Consigliato a chi ama immergersi in altre vite, lontane nello spazio e nel tempo.

Paradiso
Abdulrazak Gurnah
La Nave di Teseo, 2022

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Narrativa, romanzi storici, Africa

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