Come potevo essere in procinto, di commettere un crimine,
quando l’intera città,sembrava in modo palese e disinvolto fare lo stesso?

Arianna della Biblioteca Comunale di Argelato consiglia Superfake di Kirstin Chen.

Il libro inizia con una donna che sta confessando a un detective la sua discesa nel crimine.
Ava, sino-americana, conduceva una vita agiata in California e le sue uniche preoccupazioni erano il suo bambino particolarmente agitato, un marito in carriera e assente e l’aver rinunciato al suo lavoro di avvocato per la famiglia. Sembrava destinata alla noia o alla depressione quando viene contattata da Winnie Fang, una sua compagna di università che fu espulsa per esami truccati. Una ragazza impacciata e destinata al fallimento, diventata bellissima, ricchissima ed elegantissima. Ce l’ha fatta: gestendo, per conto del Boss Mak, un traffico di borse di lusso contraffatte in Cina. Con diversi trucchi Winnie convince Ava a diventare sua complice trascinandola in un mondo tanto redditizio quanto pericoloso. Ma chi è davvero Winnie Fang?

Un libro con grande ritmo e divertente, allo stesso tempo glamour e spiazzante.
Ambientata in California, in Cina e Hong Kong, questa è la storia di una grande truffa basata sul mercato ipertrofico della moda di lusso e su un’industria che per risparmiare sul costo del lavoro produce le sue borse nelle stesse fabbriche in Cina. In un mondo dove la merce e le apparenze sono una religione con i suoi santuari – gli outlet, i grandi magazzini e le foto sui social – Winnie e Ava sono false/fake sacerdotesse in cui molti non solo vogliono, ma hanno bisogno di credere.
Una storia molto attuale, che rispecchia la nostra società.

"Perché i marchi internazionali sono così arrabbiati?

Se vogliono una protezione della proprietà intellettuale di tipo occidentale, allora dovrebbero pagare per la manodopera occidentale!"

Superfake
Kirstin Chen

BEAT, 2022

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Narrativa

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