Usate la testa e il cuore, ragionate come criminali onesti.


Silvia della biblioteca di Galliera consiglia I ragazzi della fossa di Cristina Brambilla.

Zed e Mel hanno tredici anni e vivono nella Fossa, quartiere chiamato così proprio per il carcere che vi si trova. In questo quartiere gli abitati si dividono in criminali “onesti”, perché rispettano un codice di regole a cui si attengono fedelmente a differenza di altri, e di “ingranati”, ovvero quelle persone integrate in sistema fatto di lavoro faticoso e difficoltà a tirare avanti.
È qui che Boaz, il capo di tutti i criminali, detta legge e media le dispute.
Zed è suo nipote e ha già provato la vita del carcere prima della morte di sua madre.
Mel, amica affezionata di Zed, è praticamente nipote acquisita di Boaz, figlia di una criminale e ingranato.
Alla morte di nonno Boaz, insieme al suo testamento, spuntano fuori anche due cugini che Zed non aveva mai visto: Lorant e Rhym, due gemelli estremamente viziati, figli di un figlio “degenere” di Boaz che aveva scelto una vita perbene.
Nel testamento nonno Boaz lascia ai tre nipoti e a Mel, la sua vera famiglia, un tesoro incredibile.
Ma i ragazzi hanno solo una settimana di tempo per entrarci in possesso e per trovarlo dovranno risolvere una serie di misteri e di enigmi che tanto appassionavano nonno Boaz.

Un’avventura che non solo fa da ponte tra l’infanzia e l’adolescenza, ma insegna a liberarci dal pregiudizio e a fidarci forse un po' di di più degli altri.

Una storia che nasce da scelte sbagliate e che desidera la redenzione.

I ragazzi della fossa
Cristina Brambilla
Pelledoca, 2024

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Ragazzi, formazione, emozioni, mistero

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