I ragazzi possono essere femministi? - Ragazzə
Consigliato da Cecilia

-Sento parlare sempre di molestie, e allora come faccio a far capire ad una ragazza che mi interessa senza essere “molesto”?
-Tratta le ragazze come persone al tuo pari, esprimi il tuo desiderio e rispetta il loro, anche se non va d’accordo con il tuo.
Cecilia della biblioteca di Budrio consiglia I ragazzi possono essere femministi? Tutto quello che i maschi avrebbero voluto sapere (ma non hanno osato chiedere) di Lorenzo Gasparrini e Cristina Portolano.
Il femminismo non serve solo alle donne, anzi. Questa è l’idea di partenza di I ragazzi possono essere femministi, un libro pensato dichiaratamente per i ragazzi – ragazzi maschi, come precisa l’autore Lorenzo Gasparrini, non nel consueto senso del maschile universale. Il volume nasce dalle molte domande che nel corso degli anni Gasparrini si è sentito porre durante incontri e laboratori in giro per l’Italia: dubbi spontanei, spesso ingenui, a volte provocatori, che rivelano quanto i giovani abbiano bisogno di uno spazio sicuro e informato per capire che cosa significhi davvero parlare di femminismo e di maschilità.
Il libro si rivolge a quei ragazzi che desiderano scrollarsi di dosso gli stereotipi legati al modello del “maschio alfa”, e lo fa con un linguaggio semplice e accattivante, diretto ma mai superficiale. La presenza delle vignette e dei fumetti di Cristina Portolano alleggerisce la lettura, la rende più dinamica e aiuta a fissare i concetti chiave. È un testo che parla con naturalezza di come una maschilità non tossica possa portare benessere, libertà e consapevolezza anche ai ragazzi stessi, incoraggiandoli a ripensare le proprie relazioni e il proprio modo di stare al mondo.
Più che un semplice libro divulgativo, è quasi un manuale d’orientamento per chi vuole avvicinarsi al femminismo o, più in generale, desidera capire cosa ci sia dietro una parola spesso caricata di pregiudizi. Emblematica, in questo senso, la domanda ricorrente: “Perché la parola femminismo mi da' tanto fastidio?” – un invito a interrogarsi sul ruolo dell’educazione, dei media e delle aspettative sociali.
Organizzato in diciotto capitoli, il volume attraversa temi molto diversi tra loro – il corpo, lo sport, la sessualità, il lavoro, Internet, le emozioni, la violenza – mostrando come i femminismi non siano una minacciosa ideologia “contro gli uomini”, bensì una spinta di liberazione che riguarda tutti. Gasparrini evidenzia come le pressioni patriarcali influenzino ogni aspetto della vita quotidiana dei ragazzi, limitandone la libertà emotiva, relazionale e perfino professionale. Attraverso esempi concreti e situazioni quotidiane, il testo aiuta a riconoscere dinamiche spesso invisibili e a immaginare alternative più sane e inclusive. In un momento storico in cui l’educazione all’affettività e alla parità di genere in Italia viene sempre più marginalizzata, questo libro rappresenta una risorsa preziosa: uno strumento agile, accessibile e capace di parlare ai più giovani senza paternalismi. Può diventare la scintilla per avviare una piccola rivoluzione culturale tra i ragazzi, spingendoli a mettere in discussione gli stereotipi con cui sono cresciuti, a comprendere cosa significhi davvero “maschilità tossica” e a diventare alleati consapevoli delle donne e, in senso più ampio, della parità.
Un testo consigliato non solo ai ragazzi, ma anche a insegnanti, bibliotecari, educatori e genitori: chiunque voglia aprire un dialogo sincero sulle identità di genere e costruire contesti educativi più liberi e rispettosi.
È più importante fare qualcosa di femminista che dire di esserlo
I ragazzi possono essere femministi? Tutto quello che i maschi avrebbero voluto sapere (ma non hanno osato chiedere)
Lorenzo Gasparrini e Cristina Portolano
Settenove, 2023
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ragazzi, saggistica, femminismo