Concentrarsi sui figli è spesso l'alibi perfetto di una vita senza un senso proprio: non è abnegazione, ma controllo vampiristico, è ritornare giovani a spese dei figli.

Chiara Pasotti della biblioteca di Castenaso consiglia Amori tossici di Laura Pigozzi

Negli ultimi tempi si parla molto di dipendenza affettiva e di violenza di genere. Quante volte, commentando l’ultimo episodio di femminicidio, sentiamo raccontare di ragazze cadute nella trappola di uomini narcisisti che da seduttori innamorati si trasformano in aguzzini spietati?

Ma è solo sfortuna quella che spinge una donna a invischiarsi in un legame malsano e infelice? È solo perché è incappata per caso nell’uomo sbagliato? Contrariamente alla narrazione che troviamo in tanti manuali che identificano con precisione le caratteristiche dell’uomo narcisista e raccomandano di evitarlo, Laura Pigozzi qui esplora il tema dell’amore tossico in profondità e va a cercare la radice delle relazioni sbagliate nei rapporti che abbiamo in famiglia, fin da piccoli.

La sua tesi mi ha affascinato e spiazzato: la psicanalista attribuisce un ruolo fondamentale alla figura genitoriale, che sia maschio o femmina, e che, non per mancanza di cura e di amore, ma al contrario per “troppo amore”,  può interferire nel percorso di crescita dei figli. Il “plusmaterno” è il concetto chiave attorno a cui ruota tutto il libro: si può manifestare come iper accudimento, o con il troppo dialogo che può mascherare il desiderio di conoscere i dettagli più privati della vita dei figli, oppure ancora con un contatto fisico che oltrepassa i limiti, come nel caso del bacio sulla bocca che tanti genitori influencers oggi esibiscono sui social. Tante manifestazioni di disagio psichico che vivono adolescenti e giovani, dal ritiro sociale estremo al cutting, dall'anoressia al modo di vivere le disforie di genere, vengono esaminate alla luce di questa ingombrante presenza dei genitori che non riconoscono i confini dei loro figli. Nelle famiglie sufficientemente sane, al contrario, i confini dell'individuo vengono rispettati e la crescita dei figli avviene attraverso fasi di distacco / opposizione nel processo di una graduale conquista dell’autonomia.

La tesi dell'autrice è sostenuta da un impianto teorico molto saldo, si sente che alle spalle ha una formazione di studio della psicanalisi solida e profonda, ma come accade per gli scrittori più bravi, sa tradurre le sue conoscenze con un linguaggio comprensibile e accattivante. La lettura richiede una certa attenzione e concentrazione, ma è accessibile anche al lettore comune disponibile a fre un po' di fatica.

Come per gli altri saggi di Laura Pigozzi, che ho letto con altrettanto interesse e che consiglio vivamente, anche questo mi ha catturato fin dalle prime righe e non riuscivo a staccarmene. Leggendo, mi sono tornati alla memoria episodi della mia infanzia e adolescenza che ho riesaminato con occhi nuovi. È un libro che spinge a scavare, a chiedersi il perché delle cose, a cercare interpretazioni possibili di ciò che è stato e che ancora influisce sul presente.

Da bibliotecaria ho molto apprezzato i riferimenti a film e libri che si prestano ad una interpretazione psicanalitica.

Non fermatevi al titolo, che potrebbe far pensare a problemi di coppia. Questo saggio riguarda tutti perché non tutti siamo genitori, ma tutti siamo stati figli.

Amori tossici: alle radici delle dipendenze affettive in coppia e in famiglia
Laura Pigozzi
Rizzoli, 2023

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Saggistica, famiglia, educazione, dipendenza affettiva

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