California - Saggistica
Consigliato da Sara
...se ci si sforza di guardare oltre le significative peculiarità del luogo, non si può non notare come la California stia soltanto facendo i conti con una versione particolarmente estrema e brutale di fenomeni che attraversano molti altri luoghi del mondo, Italia compresa: e che affronteranno sempre di più soprattutto il luoghi del mondo che saranno abbastanza bravi e fortunati da diventare più ricchi di opportunità".
Sara Chiessi della biblioteca di San Giorgio di Piano consiglia: California di Francesco Costa
Dal 1980 la popolazione della California è quasi raddoppiata. Le ragioni sono facili a dirsi: un’economia fiorentissima in tantissimi settori e costantemente in crescita (dall’agricoltura a Hollywood alla Silicon valley), una politica da anni tra le più progressiste e tolleranti al mondo, un clima da sogno, centinaia di chilometri di spiagge e scogliere tra le più belle al mondo: occorre aggiungere altro?
Tuttavia da qualche anno la tendenza si è invertita: nonostante l’economia in costante crescita e un tasso di occupazione tra i più alti del mondo, la crescita demografica si è bloccata, anzi: sempre più persone stanno lasciando la California per trasferirsi in Texas, Arizona, Nevada e perfino in Idaho. Perchè?
Francesco Costa è giornalista, vicedirettore del giornale online “Il Post” e da poco più di un anno conduttore di uno dei più ascoltati podcast giornalistici in Italia (e che confesso di seguire quotidianamente fin dal primo giorno nel tragitto casa-biblioteca), nonché esperto di questioni americane, su cui ha già scritto altri due libri. In quest’ultimo libro decide di indagare lo strano fenomeno della fuga di persone dalla California, andando in profondità: infatti le cause di questo esodo di massa (si fa per dire) sono rintracciabili solo con un’analisi approfondita di quello che è stata ed è tuttora la California, e delle contraddizioni profonde che la attraversano. Perché se è vero che la California è stata per anni il posto in cui le cose succedevano prima (e in modo più eccessivo) che altrove, allora quello che sta succedendo lì adesso potrebbe succedere presto anche da qualche altra parte. E paradossalmente potrebbe succedere proprio laddove l’economia crescerà di più.
Quello che mi ha colpito di più a proposito di questo libro ha a che fare con motivi personali: in questo momento sto cercando casa a Bologna, una delle città più vivibili, prospere, tolleranti e accoglienti d’Italia, e tra poco anche sede del più importante polo tecnologico d’Italia (rispetto alla California mancano forse solo - ahimé - il clima e le spiagge)!
E la questione al cuore del libro (e con cui infatti si apre) è proprio quella della casa: in California - soprattutto nelle grandi città - i prezzi delle case hanno raggiunto prezzi impronunciabili, ragione per cui le persone o vivono in condizioni terribili pagando cifre esorbitanti, o vanno a vivere sempre più lontano dal posto di lavoro, costringendosi a un pendolarismo di centinaia di chilometri, o dormono in macchina (se una macchina ce l’hanno). Oppure se ne vanno.
Forse non è un caso che il termine “gentrification” l’ho sentito la prima volta da un’amica che vive da anni a San Francisco, e che più di dieci anni fa mi raccontava come la città stesse rapidamente perdendo la sua identità a causa dei prezzi sempre più inaccessibili delle case, che portavano a sfratti sempre più frequenti e al trasferimento di gran parte degli storici abitanti dei quartieri.
Ovviamente la questione è molto più complessa, c’entrano anche decenni di concorrenza politica inesistente, e molte altre questioni. ma il cuore del problema resta quello: la mancanza di case a causa di una politica urbanistica portata avanti nel tempo, e il prezzo esorbitante delle poche case esistenti, che le rende di fatto inaccessibili alla maggior parte delle persone, anche a quelle che hanno un reddito di tutto rispetto.
La scrittura scorrevole e chiarissima è un altro punto a vantaggio del libro e io - che leggo quasi solo narrativa nonostante i tanti e mancati buoni propositi quando in biblioteca arrivano saggi su argomenti interessantissimi e che mi piacerebbe approfondire (ma che puntualmente lascio prendere in prestito a qualcun altro pur consigliandoli caldamente) - l’ho letto tutto d’un fiato in due giorni.
Lo consiglio a chi è affascinato e forse anche inquietato dai processi sociali che stanno cambiando il mondo (soprattutto occidentale) negli ultimi decenni, e a chi ancora subisce il fascino della frontiera americana e vuole capire un po’ meglio quello che sta succedendo da quelle parti
California: La fine del sogno
Francesco Costa
Mondadori, 2022
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