Dentro la Guerra fredda latino-americana, insomma, gli Stati Uniti ritengono che la loro sicurezza passi per il debellamento di influenze marxiste, apportatrici di disordine sociale: ciò consolida i ceti privilegiati, alimentando per reazione la presa sui settori disagiati, come pure su giovani e studenti, di quegli stessi movimenti che si vorrebbero distruggere.

Samuele della biblioteca di Budrio consiglia Gli artigli del Condor di Marina Cardozo e Mimmo Franzinelli.

Come tutti i libri dello storico del fascismo e dell’Italia repubblicana Mimmo Franzinelli anche quest’ultimo, scritto in collaborazione con la studiosa uruguaiana Marina Cardozo, vale la pena assolutamente di essere letto, per la capacità consueta dell’autore di abbinare alla documentazione e all’acribia dello storico quella di presentare l’esito delle proprie ricerche in una maniera appassionante. In questo caso poi le vicende narrate, che vedono intrecciarsi in un groviglio veramente letale governi, servizi segreti, movimenti rivoluzionari, preti ribelli, dittatori violenti e senza scrupoli (ed altri che si muovono come semplici burattini) e, soprattutto, tante e tante vittime inermi ed innocenti, permettono agli autori di dare vita ad una sorta di romanzo su una parte della guerra fredda su cui si è tanto discusso, ma di cui veramente poco gli archivi avevano, almeno fino a questo momento, dato qualche luce. Le responsabilità e le complicità che con tante evidenze vengono evidenziate, danno vita ad quadro incredibile di violenze e di soprusi che, nel loro dipanarsi, in certi momenti paiono quasi divenire insostenibili. Soprattutto quando i due autori mettono in evidenza come da un certo momento in poi il rapimento di bambini fosse divenuta una sorta di arma come un’altra per fare valere le proprie ragioni. Un altro punto dolente, ma assolutamente necessario da conoscere, è poi quello delle responsabilità dei movimenti terroristici dell’estrema destra italiana, capaci di muoversi con estrema naturalezza su tutti gli scenari mondiali, e della rete incredibile di coperture, depistaggi, complicità che hanno fatto sì che l’Italia e tutto il suo apparato burocratico, amministrativo e militare, fosse un protagonista, oggi possiamo dire perlopiù negativo, di gran parte della storia, in parte ancora da scrivere, della Guerra Fredda Mondiale.

Consiglio questo libro perché ancora una volta si dimostra come la Storia, soprattutto quando viene fatta sui documenti che testimoniano la vita reale delle persone e, soprattutto, le sofferenze e gli abusi che hanno subito da parte del potere, unita ad una capacità divulgativa che finalmente sembra farsi strada anche in molti autori italiani rispetto alla scuola anglosassone che da sempre ha fatto propria questa filosofia, rimanga uno strumento di una forza incomparabile per sviluppare in ognuno di noi conoscenza e consapevolezza.

Gli artigli del Condor: dittature militari latino-americane, CIA e neofascismo italiano Marina Cardozo, Mimmo Franzinelli
Einaudi, 2025

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Saggistica, storia

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