Il disastro urbano e la crisi dell’arte contemporanea - Saggistica
Consigliato da Daniela

Il tessuto locale e urbano non può essere ricomposto e i paesaggi non possono essere preservati o ricostruiti senza la realizzazione di una società che obbedisca a una logica diversa da quella della crescita economica
Daniela della biblioteca "Le Scuole" di Pieve di Cento consiglia Il disastro urbano e la crisi dell’arte contemporanea di Serge Latouche
Quando tutto diventa merce, il valore economico predomina su tutti gli altri valori, inclusi quelli estetici, causando una perdita della sensibilità culturale, con conseguente crisi dei valori culturali. Analizzando il “disastro urbano”, Latouche individua nella decrescita la soluzione: all’etica della decrescita, infatti si associa estetica della decrescita. La nuova città è così quella decrescente, a bassa impronta ecologica, che intrattiene uno stretto rapporto con l’ecosistema. Nella seconda parte del saggio, Latouche prende in analisi il tema della crisi dell’arte, individuandone al tempo stesso la morte ma anche forme di resilienza. La conclusione è che l’arte autentica può ancora esistere se slegata dal mercato e legata alla meraviglia ed alla trascendenza: la società di abbondanza frugale (altra definizione di decrescita) ha il dovere di dare “nuova forma alla bellezza”
Il pamphlet di Latouche è un concentrato di conoscenze e citazioni in cui il pensiero sull'arte di Baudrillard e Castoriadis fungono da base di partenza. Ho scelto di leggere questo libro in occasione della rassegna del nostro distretto bibliotecario “Clima Comune” per avvicinarmi ai temi che collegano l’ambiente e l’arte e direi che la visione di Lautouche, che non prescinde mai dai temi della decrescita felice, è illuminante ed anche se egli stesso definisce utopico il suo pensiero, ho trovato anche un grande praticità. L’utopia è necessaria per segnare la rotta del cambiamento.
Il disastro urbano e la crisi dell'arte contemporanea
Serge Latouche
Elèuthera, 2025
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saggistica, decrescita, urbanistica, crisi dell'arte