La Cina è un’aragosta - Saggistica
Consigliato da Silvia

Ecco perché, per recuperare lucidità e consapevolezza su cosa rappresenti questo paese, sarebbe importante scegliere lo sguardo da libellula, evitando di leggerlo soltanto attraverso le lenti dell’economia e della geopolitica, e iniziando a considerarlo nella sua complessità, quindi anche nella sua dimensione sociale e culturale.
Silvia della biblioteca di Galliera consiglia La Cina è un'aragosta di Giada Messetti.
L’aragosta è la metafora che Giada Messetti sceglie per descrivere la condizione della Cina post-Covid. Un’immagine che riassume bene quanto emerge dall’analisi della società cineseche si è formata in seguito a tre anni di totale isolazionismo dovuto alla politica “zero-Covid”.
La Cina è come un’aragosta, che crescendo è costretta ad abbandonare il vecchio carapace e ad aspettare, vulnerabile, che se ne formi uno nuovo, così anche la Cina di oggi sta vivendo una fase di muta faticosa e complessa.
Da un lato i problemi legati all’invecchiamento della popolazione, la disoccupazione giovanile e l’aumento del costo della vita. Dall’altro l’impatto sempre più forte di alcuni movimenti come quello femminista ed ambientalista. Alla complessa situazione sociale si affianca però anche uno straordinario slancio di innovazione tecnologica.
Un resoconto puntuale e passionale su una società che per anni ha vissuto nella certezza di vedere sempre crescere la propria ricchezza, e che per ottenerla ha sacrificato ogni libertà politica, ora si trova ora ad affrontare un’economia stagnante in tantissimi settori.
La Cina è un'aragosta: come sta cambiando il gigante asiatico
Giada Messetti
Mondadori, 2025
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Saggistica, economia