Socrate, Agata e il futuro - Saggistica
Consigliato da Federica

Le cose per cui verremo ricordati – scrive – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste.
Federica della biblioteca di Funo consiglia Socrate, Agata e il futuro. L’arte di invecchiare con filosofia di Beppe Severgnini.
Per non diventare anziani insopportabili. La vita umana, insegna l’induismo, si divide in quattro periodi: il primo serve per imparare, guidati da un maestro; il secondo per realizzare sé stessi; il terzo per insegnare e trasmettere la conoscenza; l’ultimo, segnato da un progressivo disinteresse verso le cose materiali, per prepararsi al congedo. Molti, oggi, non lo ammettono. Nonostante l’età, continuano a sgomitare, spingere, accumulare. Inseguono cariche, conferme, gratificazioni sociali. Non sanno rallentare, ascoltare, restituire. Con l’aiuto di una nipotina che insegna il disordine quotidiano (e mette i palloncini sul busto di Socrate), Beppe Severgnini riflette sul tempo che passa e gli anni complicati che stiamo attraversando. "Le cose per cui verremo ricordati – scrive – non sono le cariche che abbiamo ricoperto e i successi che abbiamo ottenuto. Sono la generosità, la lealtà, la fantasia, l’ironia. La capacità di farsi le domande giuste." Don’t become an old bore, non diventare un vecchio barbogio: ecco l’imperativo. L’autore invita a "indossare con eleganza la propria età." Per farlo serve comprendere il potere della gentilezza, imparare dagli insuccessi, allenare la pazienza, frequentare persone intelligenti e luoghi belli, che porteranno idee fresche. Serve accettare che c’è un tempo per ogni cosa, e la generazione dei figli e dei nipoti ha bisogno di spazio e incoraggiamento. Non di anziani insopportabili.
Consiglio questo libro perché in esso si intrecciano saggezza antica e contemporaneità, utilizzando il dialogo tra il busto di Socrate e la vivace nipotina Agata come metafora centrale della narrazione. Severgnini affronta il tema dell’invecchiamento con una prospettiva innovativa, distanziandosi sia dalla retorica della giovinezza a tutti i costi sia dalla rassegnazione passiva.
La sua proposta è quella di “indossare con eleganza la propria età”, un concetto che va oltre il mero accettare lo scorrere del tempo per abbracciare un’idea più sofisticata di maturità consapevole. La forza del libro risiede nella sua capacità di alternare momenti di profonda riflessione filosofica a scene di vita quotidiana, dove la saggezza antica di Socrate si confronta con l’innocente spontaneità di Agata.
Una vera nota di merito va a Severgnini per la capacità di trasformare concetti pesanti in una lettura scorrevole e coinvolgente, usando l’ironia come strumento di riflessione.
Socrate, Agata e il futuro: L'arte di invecchiare con filosofia
Beppe Severgnini
Rizzoli, 2025
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Saggistica, filosofia, invecchiare