Non puoi rilassarti e non puoi davvero riposarti, perché rischi di vanificare gli sforzi.
Non puoi distrarti mai, perché l'attenzione maniacale nei confronti del corpo è uno
dei tuoi compiti sociali. Non puoi sentirti a tuo agio, perché nel tuo corpo accadono
piccoli mutamenti costanti a cui devi fare attenzione. È un corpo che invecchia,
che si avvicina sempre di più alla morte, anche se non te ne rendi conto.

Federica della biblioteca di Funo consiglia Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza di Maura Gancitano

L'idea che la bellezza sia qualcosa di oggettivo e naturale è una superstizione moderna. Infatti non è mai esistita un'epoca in cui non convivessero estetiche e sensibilità diverse. Il culto della bellezza è diventato una prigione solo di recente: quando le coercizioni materiali verso le donne hanno iniziato ad allentarsi, il canone estetico nei confronti del loro aspetto è diventato rigido e asfissiante, spingendole alla ricerca di una perfezione irraggiungibile. Qui sta il punto: l'idea di bellezza ha subito con la società borghese uno spostamento di significato, da enigma a modello standardizzato che colonizza il tempo e i pensieri delle donne, facendole spesso sentire inadeguate. Il risultato è che viviamo in un tempo in cui le persone potrebbero essere finalmente libere, ma in cui, al contrario, ha valore e dignità solo ciò che risponde a determinati parametri.


Ripensare la bellezza al di là dell'indottrinamento e del consumo significa coglierla come percorso di fioritura personale, lontano da qualunque tipo di condizionamento esterno. In questo libro Maura Gancitano racconta la storia di un mito antico quanto il mondo e ci fa vedere come le scoperte della filosofia, dell'antropologia, della psicologia sociale e della scienza dei dati possano distruggere un'illusione che ci impedisce ancora di ascoltare e seguire i nostri autentici desideri e di vivere liberamente i nostri corpi.

Gancitano racconta come la bellezza venga definita secondo meccanismi di mercato e di controllo socio-culturale. Al centro di questo ragionamento ci sono spesso le donne perché è la storia a insegnarci che il controllo del corpo femminile e la conseguente creazione di standard di bellezza sono ancora cruciali strumenti per tenere a freno la condizione della donna più in generale

Consiglio questo libro perché invita a riflettere sulle dinamiche della società dei consumi, sullo sviluppo delle varie industrie della bellezza (cosmetica, estetica, moda, intrattenimento...), sui media come potenziale diffusore di una visione distorta dei nostri corpi. Ma non è un libro di mera critica, è un libro di consapevolezza e di proposta.

Specchio delle mie brame. La prigione della bellezza
Maura Gancitano
Einaudi, 2022

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Saggistica, sociologia, donne, bellezza

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