…era il cerotto più grande di tutta la mia vita.
Grande e spesso… e tutti volevano guardare e guardare e guardare.

Pierluigi della biblioteca di Granarolo consiglia La ferita di Emma Adbage.

In La ferita la voce narrante è quella di bambino che, durante la ricreazione, cade e si ferisce. C’è tanto sangue, talmente tanto che Sisse gli chiede se sia ancora vivo, e lui diventa ben presto il fulcro della scuola, trasformandosi in un eroe, agli occhi degli altri bambini, perché ha una ferita. Che è importante, soprattutto perché è la sua e gli appartiene. Il bambino è oggetto di attenzione e cura, i compagni lo portano quasi in trionfo e la ferita diventa oggetto di studio e di disegni. Fino a che non fa la crosta e, dopo qualche tempo, guarisce. Resta un piccolo segno – con grande gioia del protagonista – a ricordare questa avventura.

Il mondo dei bambini è raccontato con schiettezza e ironia e questo albo mi è piaciuto molto perché racconta una storia semplice con molteplici significati e può condurre a riflettere sul senso delle ferite che, piccole o grandi, ci portiamo dietro e dentro anche da adulti.

La ferita
Emma Adbage
Camelozampa, 2024

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Bambini, scuola, avventura

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