A braccia incrociate, Charlie squadrò le sorelle:
«Sono aperta alle vostre proposte. Ma non venitemi a parlare di prestiti, di giocare al lotto, di scommesse o di gioco d’azzardo. Se volete possiamo mangiare una volta ogni tre giorni, non comprare più vestiti per 192 mesi, vale a dire per sei anni, eliminare i telefoni, vendere i mobili, dormire sui cartoni, farci luce con le candele, andare in città a piedi per evitare i biglietti del bus, lavarci una dopo l’altra senza cambiare l’acqua della vasca… Vado avanti?»
Charlie guardò Hortense, Bettina e Geneviève sedute intorno al grande tavolo. Enid era fuori a giocare con i cugini.
«Potresti sposare un riccone» disse Bettina.

Sara Chiessi della biblioteca di San Giorgio di Piano consiglia Quattro sorelle di Malika Ferdjoukh

Un Piccole donne in chiave moderna e ambientato in Francia: così potremmo riassumere - semplificando e generalizzando molto - l’insieme di questi quattro romanzi brevi pubblicati in Francia tra il 2011 e il 2018 e subito diventati bestseller, di cui in Italia finora sono stati tradotti i primi tre.

Uno dei loro tanti pregi (oltre alla indubbia qualità) è la loro lunghezza: sono tutti di formato piccolo e nessuno raggiunge le duecento pagine, per cui sono libri preziosi che non scoraggiano quei lettori e quelle lettrici che preferiscono letture veloci. Sembra una qualità da poco, ma da bibliotecaria so bene quanto sia raro trovare un libro che sia non solo molto bello, ma anche corto.

Quattro sorelle che sono 5. Charlie, Geneviève, Bettina, Hortense ed Enid Verdelaine, rispettivamente di 23, 16, 14, 11 e 9 anni, vivono a Vill'Hervé, la grande casa di famiglia un po’ cadente abbarbicata sulle falesie di fronte all'oceano Atlantico. Devono cavarsela da sole da quando entrambi i genitori sono morti, e la tenuta di questa grande famiglia è interamente affidata a Charlie, la bellissima sorella maggiore che fa i salti mortali per riuscire a mantenere sia la casa che le sorelle. Gli altri inquilini fissi di Vill’Hervé sono i gatti Ingrid e Robert, il topo Mycroft, e ogni tanto anche i fantasmi dei genitori, che fanno apparizioni discrete e confortanti a ciascuna delle ragazze quando ne hanno più bisogno.

Ogni libro copre la durata di una stagione, e racconta la storia dal punto di vista di una delle sorelle minori: Enid in autunno, Hortense in inverno, Bettina in primavera e Geneviève in estate. Tuttavia la sorella che dà il titolo al singolo libro non ne è davvero la protagonista, perché le ragazze formano un gruppo compatto anche se dagli equilibri variabili: al massimo a lei è dedicata nel libro una piccola storia che la riguarda: un amore infelice, una nuova vicina, un corso di teatro...

Nelle storie delle sorelle Verdelaine ci sono risate e lacrime, amore e amicizia, malinconia e fatica, mai rimpianti o rancore: le loro vicende sono raccontate in modo talmente vicino e sincero (oltre che con una scrittura magistrale) che non possono non toccare il cuore.

Ho amato moltissimo questi libri, che sono belli presi singolarmente, ma che nel loro insieme compongono un quadro indimenticabile di una famiglia e di una casa accolgono con entusiasmo il mondo esterno e la vita, senza risparmiarsi il dolore, la voglia di stare sole, di essere diverse: insomma tutti i sentimenti contrastanti e le contraddizioni che fanno parte della vita, e di fronte alle quali, crescendo, ci ritroviamo tutte/i

Quattro sorelle:
Enid, 2021
Hortense, 2021
Bettina, 2022

Malika Ferdjoukh
Pension lepic

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Ragazzi, famiglia, crescita, amore, orfani

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